17 marzo 2010
I protagonisti
Il costo dell’aperitivo è di 15 euro.
Le opere di Giuseppe Lorenzi potranno essere acquistate e resteranno esposte fino al mese di giugno 2010
indissolubilmente legato alla sua genesi, alla cerimonia del tè, viene praticato da alcuni ceramisti con modalità simili al metodo originario giapponese. Per meglio dire, le contaminazioni culturali, nei secoli, hanno modificato il processo di creazione ma, ancora oggi tutti i pezzi sono eseguiti a mano, con l’intento di fondere lo spirito dell’uomo e gli elementi della natura.
Il pezzo, forgiato, viene cotto una prima volta. Successivamente, lo si decora con ossidi e smalti. Durante la seconda cottura la temperatura raggiunge circa i 1000 gradi. In questo momento il pezzo è luminoso, vivo di calore, i pori della terra sono aperti e gli smalti raggiungono il loro punto di fusione. All’estrazione dal forno, il pezzo, incandescente, viene sistemato in un contenitore. Qui a contatto con carta o segatura, si crea combustione con fiammate grintose. Chiudendo il contenitore, e riducendo la presenza di ossigeno, le fiamme si spengono e si crea una forte pressione fumosa. Questi passaggi permettono la reazione degli smalti, determinando luminescenze e riflessi unici, perché incontrollabili. Sino a questo momento, tutto è stato dosato, voluto, miscelato …. conosciuto, ma in questa ultima fase l’artista non ha potuto intervenire.
Fare Raku, significa sintonizzarsi, ogni volta, con l’idea di semplicità e con l’impiego degli elementi terra, fuoco, aria, acqua. Significa, cercare l’armonia tra l’artista, le cose e il contesto in cui vive.
L’esplorazione e il gusto di sperimentare la resistenza dell’argilla, portano Lorenzi ad una simbiosi con la terra in cui,.. si riconosce. Li accomuna una certa fragilità, che, ogni volta, con una sorta di cinismo rispettoso, lo spinge a maltrattarla fino al suo sfinimento, nella ricerca del punto di rottura o del limite di resistenza. Si tratta di ferite, prodotte da stiramenti e ricucite da cui forse, risorgono insieme. Per lo stesso gusto, porta a cottura superfici particolarmente sottili, fogli frastagliati d’impasto refrattario; e sono le crepe rugose sotto lo strato di smalto, a raccontare l’intima e reciproca seduzione di un attimo. Quello che cerca, dice, non è materia ma emozione. E vuole, che l’emozione, sia di chi guarda, “un’impressione nell’espressione”,
Nel tempo delle provocazioni, Lorenzi esprime un temperamento poco provocatorio, e la poetica delle sue opere si adagia più spesso su territori di delicatezza e rispetto, dove è quasi sempre presente la rappresentazione del femminile e di una certa leggerezza.
Si tratta di un femminile appena accennato, il più delle volte distante ma, proprio perché inarrivabile, capace di custodire e proteggere la propria bellezza, la sua fecondità. In questo risiede la provocazione, nel continuo appello alla speranza della bellezza, al centro di una contemporaneità che l’ha dimenticata.
Difficilmente elabora un progetto, che sia un disegno o uno schizzo grafico, piuttosto si rifà alla visualizzazione di un contesto, come una regia mutevole in cui le sue opere prendono posto e ne rafforzano il significato. Del resto la particolarità del Raku, la tecnica ceramica che predilige, è proprio la sua mutevolezza cromatica nel tempo, così come l’assoluta imprevedibilità del risultato al momento della cottura, che fissa i colori sull’argilla.
A distanza di due o tre anni dalla loro realizzazione, i pezzi Raku cambiano tonalità a contatto con l’ossigeno o l’umidità o la luce. E’ materia viva e vivente capace di sorprendere sempre. E nelle fasi di cottura, sono il fuoco e l’ossigeno, indomabili, a determinare la reazione degli ossidi, usati per la decorazione.
Così, la seduzione, deriva dalla sensazione di un’eccitante impotenza, rispetto alla forza del fuoco e degli altri elementi , proprio come nella vita l’ interferire di accadimenti o elementi incontrollabili, determinano risultati inattesi, a volte migliori della stessa aspettativa
Attuali esposizioni dell’artista Lorenzi :
Mostre permanenti
Le esposizioni :
Santa Monica:Daniel Exposition
San Francisco:Jeff Chase Expos.
Urbino: Palazzo Ducale- “Keramos”
Squillace: Concorso Intern. Ceramica
Bergamo: New Artemisia Gallery
Brescia: Galleria Alba d’Arte
Milano: Galleria Postart
Milano: Galleria Kriptos
Montelupo Fiorent.: Galleria Techne
Capraia Fiorentina: Fornace Pasquinucci
Firenze: Antica Stamperia d’Arte
Londra:Chelsea Harbour Design Centre
mostra permanente
Chiuduno, bg Ristorante Anteprima
Via Kennedi, 12
Milano Kriptos Design
Via P. Castaldi 26
Londra Via Arkadia
Chelsea Harbour Design
Centre – Londra